concordato addio?

PERCHE’ I PATTI LATERANENSI DOVREBBERO ESSERE INTOCCABILI?

Alla fine di questa calda estate, altre polemiche coinvolgono gli italiani partendo dalle originali, ma non molto campate in aria provocazioni dell’ On. Bossi.

In questi giorni abbiamo assistito purtroppo ad ennesimi e sfortunati sbarchi di clandestini, a volte non andati a buon fine, causando gravi perdite umane e alimentando polemiche e scontri con altri Stati. Nell’ ultimo caso la polemica alimentata ha coinvolto Malta, accusata di non aver aiutato gli immigrati mentre si trovavano nelle loro acque causandone il loro annegamento.

Numerosi i commenti sdegnati, come quelli della Chiesa che non ha tollerato l’ingente strage di oltre 70 clandestini; Malta si difende dicendo di averli soccorsi e aiutati ad imboccare la strada italiana, il Ministro Frattini, comprendendo la scelta di Malta che non ha la possibilità di accogliere grandi quantità di clandestini al suo interno, chiede all’ Europa di cominciare una politica di spartizione dell’ Immigrazione, in modo tale da non lasciare più alla sola Italia l’ onere dell’ accoglienza dei clandestini, specie ora che la clandestinità è reato.

In questo contorno di accuse la Lega Nord colpevolizza la Chiesa di parecchie ingerenze, e minaccia la revisione del Concordato, ovvero dei cosiddetti Patti Lateranensi.

Fermo restando la libertà di pensiero che ha ciascuna istituzione nel criticare una situazione, un fatto, una notizia, e volendo esprimere un parere positivo sulle critiche della Chiesa, la quale, attraverso Monsignor Schettino ha giustamente condannato l’ atteggiamento di noncuranza sia dell’ Italia che di Malta che ha causato la morte degli immigrati, è giusto precisare che, a parte le provocazioni i Patti Lateranensi non hanno un valore normativo più forte della Costituzione e non sono intoccabili, ma sono modificabili se c’ è accordo tra Governo e Chiesa.

Così come il 18/02/1984 Bettino Craxi firmò assieme al Cardinale Casaroli la revisione del nuovo Concordato che prevedeva l’ introduzione dell’ 8×1000 oltre alla revisione delle normative sui matrimoni, teoricamente, se il Governo lo ritenesse, potrebbe, salvo opposizione della Chiesa, rivedere alcune clausole dei trattati, certamente eventuali modifiche non potrebbero penalizzare la Chiesa, nel senso della libertà di stampa o di parola che deve essere uguale per tutti.

Allora possiamo auspicare una revisione del concordato per rendere lo Stato più libero dalla Chiesa e viceversa, ma non per limitare la libertà dell’ uno o dell’ altro.

Riassumendo, il Concordato si può modificare come la Costituzione, ma in senso migliorativo non in senso restrittivo cercando di rendere l’ Italia più Laica e meno dipendente dalla Chiesa, così come sembra essere in questi anni dal dopoguerra ad oggi.