ADDIO AI BACI MA NON AL NOSTRO AMORE
Tutto si poteva immaginare, ma non di arrivare a questo punto.. Paura di baciare gli amici, paura di toccarsi, accarezzarsi, di uscire, di adorare i propri simboli religiosi… Paure e solo paure e tutto questo per una semplice influenza.
Ricorderemo il 2009 per essere stato l’ Anno della paura, la paura del terremoto, la paura
anche di una semplice influenza, che sebbene stia facendo tante vittime,ci ha colpito maggiormente per il terrore che sta infondendo in tanti di noi. Ci sono state nazioni come l’ Inghilterra che hanno imposto addirittura di non baciarsi nelle scuole, Ci sono perfino Stati come il messico dove è stato impedito di baciare e adorare le statuette dei simboli religiosi, in altri paesi si esce con le mascherine. Addirittura a Napoli è pronta la nuova statua per il presepe, anch’ essa con la mascherina…. Ossessione, paura, ma cosa ci sta creando questa nuova influenza.
Del resto i medici dicono che quest’ influenza, detta volgarmente suina, non è peggiore della normale influenza che causa solitamente più vittime, è un banale virus che i media stanno facendo diventare peggio di una Pandemia, una specie di virus catastrofico e apocalittico.
Ci chiediamo, ma come mai non si parla e non si è mai parlato dei morti dell’ influenza comune, in quest’ anno e negli anni passati, o non ce ne sono stati?
Da quello che affermano i medici di morti con la normale influenza dovevano essercene molti di più, allora perché i media li hanno taciuti?
Adesso stanno arrivando i vaccini, e, nonostante la paura, stranamente 2/3 dei medici decidono di non vaccinarsi, per quale motivo?
Ci dobbiamo preoccupare o dobbiamo stare tranquilli?
E intanto le Farmacie vengono svuotate dai disinfettanti e antivirali, antibiotici e antifebbrili, siamo all’ ossessione collettiva.
E intanto, mentre tutti ci preoccupiamo, pensiamo solo alle nostre paure e ci dimentichiamo di vivere la nostra vita come normalmente si fa, si rincorrono ospedali e cliniche ad ogni minimo dolore ai limiti di una commedia alla Molière, dello stile Malato Immaginario, per poi accorgerci che non è cambiato niente dagli altri anni, siamo cambiati solo NOI.