ESSERE PER ESSERE

LIBERI DI SCRIVERE; VIVERE E PENSARE

 

Quando scrissi la mia prima nota pubblicata su “La Sicilia” dove lamentavo l’ impossibilità, poi colmata, di partecipare ad un saggio di ballo, mai avrei pensato che avrei continuato a farlo, ma soprattutto mai avrei pensato che l’ invidia, la cattiveria e le altre negatività della gente avrebbero in qualche modo cercato di bloccare la mia passione, e comunque creandomi tante di quelle paure per farmi chiudere quasi del tutto con tutte le altre mie passioni.

Fortunatamente sono qui, e sto scrivendo, quindi significa che scrivere è qualcosa che mi piace nonostante tutte le avversità di questi momenti.

Le note pubblicate sui giornali in questi tre anni hanno riguardato argomenti vari, dalla politica allo spettacolo ai fatti di persone e situazioni.

In questo mondo non si tollera molto il successo altrui e si ceca di stroncarlo in tutti i modi, di strane situazioni in passato ce n’ erano state, ma non credevo portassero ad una invidia così esasperata.

Invidia, per i miei successi a scuola, successi che si verificavano il primo anno, poi dal secondo anno studiando in egual maniera venivo ridimensionata e diventavo quasi incapace, come se qualcuno avesse corrotto gli insegnanti per far in modo che abbassassero i voti.

Il mio Ateismo, per il quale sono fermamente convinta che da fastidio a tutti, in Sicilia se si è atei bisogna TACERLO.

La mia passione per la politica, grazie al quale seguo i vari convegni e le varie rappresentazioni di ogni parte politica e ne fotografo i protagonisti.

Essere me stessa per questa Sicilia è una vergogna.

Forse è un modo per farmi fuggire e andare via, forse all’ estero.

IO non lascero’ mai Caltanissetta, i miei affetti, il mio lavoro e le mie passioni, anche se alcune, almeno per ora sono in sospensione, come la passione per il ballo.

Per molti dovrei essere una nullità, e questo sarebbe piacevole.

Voglio continuare ad essere ME STESSA, con le mie passioni, e le mie decisioni.

Vengo condannata perché non amo la vita di famiglia, non amo avere e curare figli, non amo stare con i bambini ma preferisco coccolare gli animali, infatti, non è nella mia natura, sembro strana, lo so, ma non posso essere condannata per questo, il mondo condanna sempre i diversi, ma io non intendo cambiare per essere come gli altri. Io sono Rosaria perché sono sola e amo la politica e la natura, sola e amo la musica e la fotografia, altrimenti non sarei Io.

IO sono libera di rimanere sola con mia madre, bambocciona a vita, con il mio lavoro e le mie passioni. Cosa chiedo di più? Solamente che si accetti questa situazione.

La città mi ha sempre odiata e criticata perché per loro non sono esteticamente piacevole e non vesto bene: io sono così. La natura mi ha fatto in questo modo e non cambio per nulla al mondo.

La bontà non ha dei canoni che stabiliscono altri, non si può fare impazzire le persone buone per dimostrare che sono cattive, perché perdono la pazienza dopo soprusi su soprusi, dopo tutto quello che sto subendo io con mia madre, l’ unica cosa che cerco è giustizia, attraverso lo Stato, nel quale ancora credo e nel quale spero di continuare a credere.

La condizione che si è venuta a creare mi sta’ portando alla solitudine, anzi all’ eremitismo, forse, in cuor mio, oltre ad essere la cosa giusta, è anche la cosa che desidero e ho sempre desiderato.

Sola sono sempre stato sin da piccola, sola sarò fino alla morte, ma almeno lasciatemi vivere.!

 

ESSERE PER ESSEREultima modifica: 2010-06-02T22:05:00+02:00da fletcher184
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