sALVIAMO I CERVI DELLO STELVIO
Non vorrei mai, parlare di argomenti così brutali, ma a volte le cose brutte vanno conosciute per portare le persone buone a rendersi conto di quello che sta succedendo e le persone cattive e malvagie a modificare il loro comportamento.
Succede in questi giorni che si debba prendere delle decisioni atroci su innocenti e indifese povere creature che nulla immaginano di quello che a breve potrà succedere loro.
Succede che ancora una volta l’ uomo, ogni giorno più crudele e malvagio, debba decidere la sorte di 1765 poveri Cervi del Parco dello Stelvio, con la scusante che danno fastidio.
Come al solito l’ uomo non sopporta i fastidi degli animali, ma chi lo dice che gli animali debbano tollerare ancora i fastidi e i danni gravissimi che l’ uomo sta creando alla natura portandola ogni giorno che passa alla più grave distruzione.
Ancora una volta l’ unico rimedio per i “fastidi” degli animali è la loro morte, così li togliamo dalle scatole… Così come a Caltanissetta il tiro al Piccione con i fucili da caccia tra abitazione e abitazione è l’ unico rimedio per avere “case pulite e tetti lucenti”, nel Parco dello Stelvio i Cervi son troppi e bisogna ucciderli, invece che trovare soluzioni più decenti quali il trasporto in altri parchi o al limite l’ uso di sterilizzazione delle femmine.
E così ci si rallegra delle oltre 150 persone salvate dall’ ammaraggio in America da un coraggioso pilota, trattato da eroe, senza pensare a quanti uccelli ha ucciso quell’ eroe, visto che lo scontro è avvenuto contro uno stormo di uccelli, e nulla si fa per evitare che gli aerei possano divenire trappola mortale di tante innocenti creature.
Per non parlare delle giornaliere e orribili stragi di animali che privati perpetrano atrocemente nelle città, con le creature randagie, allo scopo di divertirsi con queste innocenti creature, persone senza anima, senza cervello e senza cuore.
Finisco nel dramma più totale con la strage di oggi delle 48 balene morte, perché ormai l’ uomo è riuscito a devastare il mare a tal punto da far perdere l’ orientamento a cetacei che solitamente hanno un senso fine e preciso e non si perdono mai.
Dite allora voi, chi disturba la vita l’ uomo o gli animali, chi distrugge la natura gli uomini o gli animali, chi distruggerà il mondo tra meno di 30 anni, l’ uomo o gli animali?
Giudicate voi adesso o non esisteranno più posteri che potranno giudicare la strage che avverrà in questi anni di malvagità e crudeltà umana.