FINI, LE LEGGI UNIVERSALI E LA VIOLENZA SINDACALE

FINI, LE LEGGI UNIVERSALI E LA VIOLENZA SINDACALE

 

 

Di alcuni giorni fa una delle solite polemiche che è stata avviata dalle giuste ed equilibrate parole del Presidente Fini il quale ha fatto presente che le leggi devono essere per la cittadinanza intera e quindi la Chiesa ( e di conseguenza anche le  altre religioni) devono starne fuori.

Noi conosciamo tutti il Presidente Fini come una persona seria ed equilibrata, mai in preda dell’ istinto e  sempre razionale, egli peraltro ha espresso un giudizio di difesa della Laicità del Parlamento che Lui presiede e quindi anche delle istituzioni, non capisco quindi, perché tutto questo clamore suscitato e questi attacchi del clero che lo ha assalito come se avesse detto chissà quale pazzia.

Di certo il Presidente Fini non ha bisogno di me come avvocato difensore, perché da abile politico si sa difendere benissimo da solo, ma ci tengo a ricordare che le Leggi del Parlamento e quindi dello Stato devono rispettare la Costituzione, e la Costituzione promuove l’ uguaglianza dei cittadini di qualunque religione, lingua o razza siano, quindi una legge, che sia ispirata al principio di una religione, qualunque sia anche quella che raccoglie più consensi al mondo sarebbe viziata da un difetto, quello della parzialità, che quindi la renderebbe ingiusta.

Non parliamo poi di questo conflitto tra religione, coscienza e politica che è venuto fuori in maniera molto brutale tempo fa con il caso Eluana Englaro, della quale ho preferito evitare di scrivere articoli evitando di alimentare altre inutili discussioni per semplice rispetto della sua situazione drammatica che ha vissuto e hanno fatto vivere a quella povera ragazza, non permettendo, come Lei stessa avrebbe desiderato di morire subito dignitosamente e non vivere una vita non vita, semplicemente per difendere il criterio caro ai cattolici che si debba difendere la vita a tutti i costi anche quando questa non è una vita vera e propria ma è solo un atto condizionato dalle cure di semplice respirazione e battito del cuore.

Da una “violenza” vista come intromissione e parzializzazione dello Stato è giusto condannare anche gli episodi di violenza fisica che si sono manifestati a Torino, dove qualche giorno fa un sindacalista è stato aggredito sul palco e tirato giù per semplice piacere della protesta, un episodio che esaspera i toni minacciando gravemente quella democrazia già duramente messa alla prova da eccessi verbali e scontri eccessivi nella politica.

Se si usasse la stessa razionalità con la quale il Presidente Fini, tanto attaccato vuole cercare di creare una nuova serietà alle istituzioni, episodi come questi non verrebbero neanche presi in considerazione e la nostra Democrazia sarebbe più solida.

 

FINI, LE LEGGI UNIVERSALI E LA VIOLENZA SINDACALEultima modifica: 2009-05-20T22:52:32+02:00da fletcher184
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