DIALETTI A GO GO

 

BULLISMO TEPPISMO EMARGINAZIONE E LA RIVALUTAZIONE DEI DIALETTI

Ma vi siete mai chiesti da cosa nasce la discriminazione e cosa è veramente? La discriminazione nasce dalla non accettazione del diverso, del malato, dell’ anziano a volte di ciò che non si conosce e che spaventa.

Tanti episodi di intolleranza in questo periodo, da ragazzi picchiati perché di nazionalità diversa, o di regione diversa, perché deboli o semplicemente perché non amano fare le stesse cose degli altri, del gruppo di amici. Ragazzi discriminati perché hanno passioni “anomale” come il ballo, addirittura minacciati quasi a morte e pestati per questo motivo.

Non si accetta nessun tipo di diversità, neanche minima, da quella fisica, dei piccoli difetti del viso e dello sguardo o del corpo, dalle invalidità fisiche o mentali alla diversità culturale e religiosa, si finge ipocritamente di accettare il diverso colore della pelle, ma quando si tratta di integrare il diverso con noi, lì nascono i problemi.

Non tutti i tipi di discriminazione sono palesi, come i pestaggi e le varie soverchierie più o meno gravi, a volte sono subdole, ma egualmente gravi, per esempio quando si rifiuta un posto di lavoro ad una persona perché brutta o obesa, con varie scusanti finte per cercare di far sembrare che la causa non è la discriminazione, mentre non ci sono altre motivi che lo giustifichino.

Rimane ancora la discriminazione tra Nord e Sud; è brutto quando un bambino a scuola debba essere maltrattato solo perché Napoletano o Siciliano, cosa successa giorni fa, stranamente, in questo mondo dove la globalizzazione dovrebbe essere la regola e non l’ eccezione.

In questa situazione Italiana, monta una polemica su alcune dichiarazione Leghiste, una è la tanto auspicata dall’ On. Bossi, sostituzione dell’ Inno Nazionale (l’ Inno di Mameli) con il Va Pensiero (dal Coro del “Nabucco” di Verdi), l’ altra, quella dell’ insegnamento dei dialetti nelle scuole. Sulla prima veramente improponibile, per il valore storico, affettivo e tradizionale del nostro Inno, preferisco stendere un velo pietoso, sulla seconda preferisco fare alcune riflessioni.

Cosa è il dialetto? Il dialetto è la nostra lingua di origine, la nostra tradizione, la nostra storia delle Regioni, delle Città e dei paesi e dei paeselli. Il dialetto rappresenta le nostre diversità e la nostra identità, allora perché non insegnarlo nelle scuole? Perché non insegnare attraverso i dialetti la diversità, e il valore di questa, allo scopo di favorire l’ accettazione delle peculiarità umane, e l’ amore tra le nostre comunità.

Altra cosa è criticare la selezione rigorosa usata nei confronti dell’ immigrazione, ricordiamo che un immigrazione regolare rende più facile l’ accoglienza, al contrario un accoglienza oltre le nostre possibilità favorisce aumento della delinquenza, disordine e conseguente razzismo della popolazione.

Ben venga quindi la disposizione, per la quale il Min. Maroni è stato definito ingiustamente “Don Rodrigo”, secondo la quale debbano essere vietati quei matrimoni truffa celebrati solo per dare la cittadinanza agli immigrati, chi è così disonesto da usare il matrimonio per uno scopo truffaldino, continuerà a vivere in Italia da disonesto, e questo è inaccettabile.

Ritornando ai dialetti, si studino pure a scuola, aiuteranno a partire dall’ infanzia i giovani a capire che un Napoletano è uguale ad un Milanese in quanto entrambi fanno uso di un dialetto che pur essendo notevolmente diverso ha lo stesso significato, quello di comunicare con gli altri e non evitarli o peggio maltrattarli.

L’ Italiano è la nostra lingua nazionale e anche internazionale, il dialetto è la nostra lingua locale che non dobbiamo perdere, cosa che purtroppo sta succedendo, diventando appannaggio solo dei più anziani.

Riflettiamo su questo, accoglienza dell’ altro significa anche rispetto per la propria identità e cultura, cerchiamo di non relegare il dialetto alla memoria delle generazioni che stanno scomparendo.

 

DIALETTI A GO GOultima modifica: 2009-08-19T23:19:16+02:00da fletcher184
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