Passerotto non andare via….

VICINI DI CASA, UN INCUBO DA DIMENTICARE

Vero è quello che si dice che più si è buoni e tolleranti, più si viene trattati male e si subisce qualsiasi torto.

In precedenza avevo già trattato della cattiva usanza nel vicinato delle zone del centro storico di imbracciare fucili per sparare e uccidere i poveri piccioni che volano inconsapevoli sopra i tetti delle nostre case, una usanza di persone senza cuore che ho la sfortuna di ritrovarmi sopra la mia testa. L’ incubo non è finito, ovvero è cambiato l’ obiettivo, i metodi, ma non hanno lasciato la crudeltà iniziale che li ha contraddistinti.

C’ era una volta, nel piccolo giardinetto della vicina di casa che si trova sotto il mio appartamento, un alberello di fichi selvatici, che cresce rigoglioso e ospita, anzi, per meglio dire, ospitava tanti piccoli uccellini, che nel primo mattino intonavano dei graziosi cinguettii che iniziavano singolarmente e poi continuavano in gruppo finché tutti non si aggregavano alle note dei primi e facevano un bel coretto. Questa melodia partiva solo in due momenti, la mattina presto e la sera intorno alle 19. Era una melodia che non dava disturbo, non era così forte fino a questo punto, tanto è vero che si sentiva solo se si teneva il balcone aperto, ma intanto a qualcuno ha dato disturbo, e, considerato che le case interessate sono disabitate, e che soprattutto a me e mia madre faceva piacere sentirli, si capisce benissimo chi abbia fatto l’ impossibile per farli fuggire, compreso la cattiva idea di lanciare sull’ albero dei petardi come mi ha raccontato la vicina di casa.

Gente che odia la natura, non sopporta i piccioni perché sporcano, quindi l’ unico rimedio è ucciderli, non sopportano i passeretti perché cantano ( e sicuramente cantano meglio i passeretti di loro quando intraprendono il loro Karaoke casalingo) quindi dobbiamo mandarli via. Di contro però si vanno a prendere un cane, che invece di tenere a casa, tengono sempre chiuso nel balcone a galleria, estate, inverno, al freddo e al caldo afoso di questi giorni, e non si preoccupano intanto della sofferenza che comporti al povero cane, sia che che l’ abbaiare disperato e triste della creatura possa disturbare, non tanto per fastidio ma per compassione i vicini di casa, inoltre non fanno altro che far urinare e defecare il cane nel balcone stesso, che quando viene da loro lavato (molto correttamente, direi) viene fatto con un allagamento di acqua che trasporta sia le urine che le feci tutte nel mio balcone, che non posso avere il piacere di tenere pulito almeno un giorno. Da quando abito qui, non ho mai avuto necessità di lavare le serrande, se non 1 volta al mese, tanto per lucidarle, adesso sono sempre incrostate per le feci del cane, così come le ringhiere e i pavimenti.

E questo cane quando esce fuori? E’ questo il modo di amare gli animali?

Hanno avuto pure il coraggio di lanciarmi sigarette accese nel braccio per un goccio d’ acqua che gli è arrivata sulla moto, acqua che mi è caduta innaffiando le piante,sebbene loro abbiano avuto il tempo materiale di spostarla e non lo hanno fatto per capriccio.

Molti diranno cambia casa, io dico loro NO, non sono io in torto ma loro, li combatterò finché loro non si stancheranno di essere i vicini crudeli ed empi che conosciamo, sperando che al loro abbandono possa risentire la melodia di quei piccoli passeretti che si riunivano in gruppo sotto casa mia.

Passerotto non andare via….ultima modifica: 2009-09-05T23:41:05+02:00da fletcher184
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